Il lander privato nipponico ispace HAKUTO-R si è schiantato sulla superficie della Luna

Negli scorsi giorni il lander commerciale privato della società ispace e chiamato HAKUTO-R Resilience si è schiantato sulla superficie della Luna a causa di un problema con il telemetro laser che avrebbe inviato il segnale in ritardo al computer.
di Mattia Speroni pubblicata il 09 Giugno 2025, alle 16:42 nel canale Scienza e tecnologiaispace
La Luna rimane un obiettivo prioritario per diverse società e agenzie spaziali, nonostante le dichiarazioni dell'amministrazione Trump di volersi concentrare sul portare il primo equipaggio umano su Marte nei prossimi anni. Allunare è molto difficile, come dimostrano le missioni che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni. Il successo di Firefly Aerospace Blue Ghost (al suo primo tentativo) è molto incoraggiante, di contro però ci sono i fallimenti di Intuitive Machines Nova-C e più di recente della società giapponese ispace con il lander lunare HAKUTO-R Resilience.
Questa Mission 2 era stata lanciata insieme al lander lunare di Firefly Aerospace utilizzando lo stesso vettore Falcon 9 di SpaceX. A differenza del veicolo statunitense, quello giapponese ha però scelto una traiettoria a bassa energia che lo ha portato prima vicino alla Luna, per poi arrivare fino a oltre un milione di chilometri dalla Terra, puntando successivamente verso il satellite naturale per il tentativo di atterraggio.
Il lander lunare giapponese ispace HAKUTO-R è andato distrutto
Fino al momento dell'ingresso in orbita lunare le operazioni di ispace HAKUTO-R Resilience erano risultate nominali senza alcun evidente problema e rimanendo nelle tempistiche prestabilite. La parte complessa di un allunaggio è però quando la superficie inizia ad avvicinarsi e le operazioni diventano sempre più critiche e ad alto rischio.
La zona di atterraggio scelta era nelle vicinanze di Mare Frigoris, nell'emisfero settentrionale della Luna con una durata stimata della Mission 2 di circa due settimane (o un giorno lunare) sfruttando la luce del Sole per l'alimentazione attraverso pannelli solari con il lander che avrebbe dovuto toccare il suolo intorno alle 21:15 del 5 giugno (ora italiana).
ispace in queste settimane rivedrà tutta la telemetria e i dati disponibili ma una delle cause più probabili dell'impatto con la superficie della Luna e della distruzione del lander HAKUTO-R Resilience sembrerebbe legata al telemetro, un elemento chiave che ha condizionato anche altri atterraggi "sfortunati".
Stando ai dati in tempo reale durante lo streaming dell'allunaggio si è notato come il lander nipponico abbia "toccato" la superficie in anticipo di 1'45" a una velocità di ben 187 km/h. Durante la conferenza post-atterraggio (fallito) ispace ha dichiarato che la problematica sarebbe legata al telemetro laser che avrebbe avuto dei ritardi nell'inviare la misurazione al computer di bordo e questo avrebbe compromesso la possibilità di rallentare il lander in maniera corretta.
Questa però è solo la causa ultima del fallimento, mentre la società dovrà indagare più approfonditamente sulle ragioni del guasto (e ci dovrebbero volere alcune settimane per avere una dichiarazione ufficiale in merito). Almeno in apparenza il guasto dovrebbe essere comunque diverso da quello che fece fallire l'allunaggio del 2023 (Mission 1). Le azioni di ispace hanno subito un contraccolpo dopo il fallimento della seconda missione perdendo il 13% del valore dall'inizio dell'anno.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' nipponico mica sudcoreano
hanno subappaltato
La missione cinese sull'asteroide spero abbia qualche fallimento, altrimenti significa che questi non sono umani.
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