La sonda spaziale ESA Solar Orbiter ha catturato la prima immagine del polo sud del Sole

Grazie alla sonda spaziale europea ESA Solar Orbiter è stato possibile catturare la prima immagine del polo sud del Sole oltre a importanti dati che consentiranno di comprendere meglio come funziona la nostra stella.
di Mattia Speroni pubblicata il 13 Giugno 2025, alle 15:30 nel canale Scienza e tecnologiaESA
La sonda spaziale europea ESA Solar Orbiter ha già mostrato nel corso del tempo diverse immagini e video del Sole (e non solo) permettendo di raccogliere dati importanti sulla nostra stella per una sua migliore comprensione, così come una migliore conoscenza del nostro Sistema Solare. Una delle ultime novità riguarda la cattura di immagini del polo sud del Sole, una visione che non era mai stata ottenuta prima.
Secondo quanto riportato dall'agenzia spaziale europea, la sonda spaziale è stata posizionata appositamente su un'orbita inclinata così da permettere di arrivare a coprire zone solitamente non ispezionate dalle missioni che monitorano il Sole (come i poli). Questa nuova orbita permetterà di avere più dati sul campo magnetico solare, sul ciclo solare e sull'andamento del "meteo spaziale" (che influenza anche quanto avviene sulla Terra).
ESA Solar Orbiter e l'immagine del polo sud del Sole
In particolare l'immagine del polo sud del Sole è stata catturata il 23 marzo quando ESA Solar Orbiter aveva un angolo di 17° sotto l'equatore della stella (permettendo così di inquadrare il polo sud). Nei prossimi anni la sonda spaziale eseguirà nuove orbite ancora più "estreme" permettendo viste ancora più spettacolari di zone poco conosciute.
ESA Solar Orbiter ha utilizzato tre dei suoi strumenti scientifici per raccogliere dati. PHI, EUI e SPICE, rispettivamente Polarimetric and Helioseismic Imager, Extreme Ultraviolet Imager e Spectral Imaging of the Coronal Environment. Grazie a queste informazioni si potrà fare chiarezza sui meccanismi che portano a un'inversione del campo magnetico (e dei poli magnetici) all'incirca ogni 11 anni, insieme a un picco nell'attività solare.
Stando alle rilevazioni degli strumenti (in particolare di PHI) è stato possibile notare come il campo magnetico nella zona del polo sud solare sia molto complesso con un magnetismo confuso tra nord e sud. Questo accade quando si è nel periodo del picco del ciclo solare, quando il campo magnetico si capovolge, anche se non abbiamo ancora informazioni complete sui meccanismi di questo cambiamento. SPICE invece ha mappato gli ioni di carbonio della regione di transizione, dove le temperature passano da circa 10 mila °C a diverse centinaia di migliaia. Grazie a queste analisi dovrebbe essere possibile, per esempio, scoprire come si forma il vento solare (uno degli obiettivi della missione).
Queste sono però ancora informazioni parziali. ESA Solar Orbiter compirà nei prossimi mesi un'orbita polo-polo del Sole con i dati che dovrebbero essere scaricati entro ottobre 2025. La sonda proseguirà con l'attuale angolo di inclinazione fino al 24 dicembre 2026 per poi passare a uno di 24°. Dal 10 giugno 2029 l'angolo sarà ancora più estremo e raggiungerà i 33° consentendo viste ancora migliori dei poli del Sole.
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