Soldati immuni allo stress grazie a una pillola, la nuova ricerca della DARPA

La DARPA, un'agenzia del Dipartimento di Difesa statunitense, sta studiando una pillola che stimola elettricamente l'apparato gastroenterico per ridurre lo stress dei soldati e migliorare il processo decisionale
di Vittorio Rienzo pubblicata il 14 Giugno 2025, alle 17:01 nel canale WebIn un'intervista con The Register, la DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), un'agenzia del Dipartimento di Difesa statunitense, ha esposto il progetto per un dispositivo elettronico ingeribile che aiuterebbe i soldati a gestire lo stress e ridurre il rischio del cosiddetto PTSD (Post Traumatic Stress Disorder / Disturbo da Stress Post-Traumatico).
In sostanza, gli scienziati hanno pensato di intervenire su quello che viene comunemente definito il "secondo cervello", ovvero il sistema nervoso enterico (SNE), un complesso sistema di neuroni situato lungo il tratto gastrointestinale.
Secondo la nota condivisa dalla DARPA, attraverso una stimolazione elettrica del sistema nervoso, il cervello – in questo caso dei militari – può essere indotto a gestire meglio lo stress "migliorando la capacità di ricordare l'addestramento e mitigando la possibilità di sviluppare il disturbo da stress post-traumatico nel lungo termine".
Alla base del progetto, che prende il nome di CoasterChase, vi è il concetto di neuromodulazione, ovvero la stimolazione del sistema nervoso per modificare il modo in cui i segnali vengono trasmessi al cervello. L'obiettivo è quello di sviluppare "una piattaforma di rilevamento e stimolazione in formato ingeribile" che riesca a permanere nel tratto gastroenterico per almeno cinque giorni.
In questo modo, gli scienziati sperano di poter gestire la produzione di neuropeptide Y e cortisolo. Il primo è già stato studiato e sono state evidenziate delle relazioni con lo sviluppo del PTSD. In merito al cortisolo, invece, la DARPA spera di poter determinare, ammesso esista, una quantità ottimale per "indurre un buon processo decisionale e ridurre i tempi di risposta".
"Attraverso il rilevamento di biomarcatori che emergono in funzione di diversi paradigmi di stimolazione, CoasterChase esplorerà le dinamiche di attivazione della risposta allo stress", si legge nel comunicato.
Tuttavia, il responsabile del programma di ricerca, il Dottor Pedro Irazoqui, ha spiegato che i soggetti umani non verranno coinvolti. Ha chiarito che la biotecnologia alimentare è un ambito complesso e ricco di implicazioni etiche, legali e sociali, tutti aspetti che verranno presi in considerazione.
Irazoqui ha sottolineato che il programma CoasterChase durerà due anni e la speranza è che "la tecnologia sviluppata venga utilizzata come strumento futuro per esplorare la risposta dell'organismo allo stress in diverse situazioni".
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInutile no. Utile sarà utile, ma non per scopi civili. Indi per cui...
Non fa una piega...
Perchè ?
Secondo il tuo pensiero non si deve aiutare chi torna dalla guerra ?
Medicine solo a chi ti sta simpatico ?
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