Sky Sentinel: la torretta AI ucraina che abbatte i droni russi

Al centro della guerra tecnologica tra Ucraina e Russia, una nuova arma sta cambiando le regole del gioco nella difesa aerea: si chiama Sky Sentinel, una torretta automatizzata alimentata dall’intelligenza artificiale, progettata e costruita da ingegneri ucraini per abbattere i temuti droni Shahed di fabbricazione iraniana utilizzati da Mosca.

Guerra ai droni: la rivoluzione delle torrette autonome ucraine

Negli ultimi mesi, la Russia ha intensificato gli attacchi con sciami di droni Shahed, lanciando centinaia di velivoli senza pilota in una sola notte con l’obiettivo di saturare le difese ucraine.

Tali droni, economici ma devastanti, sono una sfida complessa per l'Ucraina: i sistemi di difesa occidentali come i missili Patriot sono efficaci ma estremamente costosi, con ogni missile che può arrivare a costare fino a 4 milioni di dollari, mentre un singolo Sky Sentinel costa circa 150.000 dollari.

Cos'è e come funziona Sky Sentinel?

Sky Sentinel si presenta come una torretta armata con una mitragliatrice pesante, capace di ruotare a 360 gradi e di colpire bersagli piccoli e veloci fino a 800 km/h, inclusi droni, missili da crociera e munizioni circuitanti. La vera innovazione, però, è il suo cervello digitale: un sistema AI che gestisce in autonomia tutte le fasi dell’ingaggio.

Il funzionamento è quasi completamente automatizzato: una volta posizionata e collegata ai dati radar, la torretta scandaglia il cielo, identifica le minacce, le traccia, calcola velocità e traiettoria e determina il punto esatto di fuoco. L’operatore umano si limita ad autorizzare il tiro, mantenendo così un controllo finale per ridurre il rischio di errori.

Secondo quanto riferito dal comandante Yuriy, responsabile di un’unità di difesa aerea ucraina, Sky Sentinel ha già abbattuto almeno sei droni Shahed in altrettante missioni operative, dimostrando un’efficacia reale in combattimento. Nei test sul campo, la torretta è riuscita a colpire anche bersagli cinque volte più piccoli rispetto ai droni Shahed, grazie a un sistema di puntamento ottico e software di riconoscimento avanzati che distinguono tra uccelli e droni, tenendo conto anche di variabili ambientali come il vento.

Uno degli aspetti tecnici più complessi risolti dagli ingegneri ucraini è stato l’eliminazione del cosiddetto “gioco meccanico”, ovvero quei minimi laschi che possono compromettere la precisione del tiro. La sincronizzazione tra parti mobili, ottiche e software è stata ottimizzata per garantire una risposta immediata e precisa, senza ritardi o incertezze.

La produzione di Sky Sentinel è già in fase di espansione, con l’obiettivo di consegnare decine di unità ogni mese. Secondo i progettisti, per proteggere una città sarebbero necessari tra i 10 e i 30 sistemi, un investimento comunque inferiore rispetto al costo di un singolo missile Patriot. La modularità e il costo contenuto rendono la torretta adatta sia alla difesa di centri urbani che delle prime linee, dove le minacce sono più frequenti e imprevedibili.