Jony Ive e OpenAI: uno dei prodotti rivoluzionari potrebbe essere addirittura una collana

Jony Ive, ex designer di Apple, sta collaborando con OpenAI per creare una nuova generazione di dispositivi AI, tra cui una collana intelligente che promette di rivoluzionare l’interazione uomo-macchina. Il progetto punta a superare i limiti degli attuali assistenti vocali, introducendo una categoria di prodotti completamente nuova.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 10 Giugno 2025, alle 08:21 nel canale WearablesOpenAI
Negli ultimi mesi, il mondo della tecnologia è stato scosso dalla notizia di una collaborazione senza precedenti: Jony Ive, il celebre designer che ha firmato i prodotti iconici di Apple, sta lavorando fianco a fianco con OpenAI per dare vita a una nuova famiglia di dispositivi basati sull’intelligenza artificiale. Dopo l’acquisizione della sua startup io da parte di OpenAI per 6,5 miliardi di dollari, la partnership tra Ive e Sam Altman – CEO di OpenAI – si è consolidata con l’obiettivo di ridefinire il modo in cui interagiamo con la tecnologia nella vita quotidiana.
Un dispositivo che si indossa: la collana AI
Secondo le ultime indiscrezioni, uno dei prodotti più innovativi in fase di sviluppo è un dispositivo mobile dalle dimensioni compatte, privo di schermo, progettato per essere indossato come un pendente al collo. Questa “collana AI” permetterebbe agli utenti di accedere alle funzionalità di ChatGPT tramite comandi vocali, offrendo un’esperienza d’uso immediata e naturale, senza la necessità di interagire con display o interfacce tradizionali.
Il concept richiama alla mente prodotti come Humane AI Pin, ma secondo le fonti vicine al progetto, la soluzione di Ive punta a superare i limiti delle precedenti generazioni di wearable AI. Il dispositivo sarà in grado di percepire l’ambiente circostante grazie a microfoni e possibili sensori, adattando le sue risposte in tempo reale e garantendo un’interazione contestuale e personalizzata.
Un nuovo paradigma: oltre smartphone e PC
L’ambizione di Altman e Ive è chiara: creare un “terzo dispositivo” che si affianchi a smartphone e computer, senza però volerli sostituire. L’idea è quella di offrire uno strumento sempre disponibile, discreto e capace di integrarsi con gli altri dispositivi dell’utente, fungendo da ponte tra il mondo fisico e quello digitale grazie all’intelligenza artificiale avanzata di OpenAI.
Questa visione si discosta radicalmente dai classici assistenti vocali o dagli smart speaker. La collana AI, infatti, non punta solo a rispondere a semplici domande, ma a instaurare una relazione più profonda e continua con l’utente, anticipando bisogni e suggerendo azioni in base al contesto. Un approccio che, secondo le dichiarazioni di Altman, potrebbe portare alla produzione di 100 milioni di unità in tempi record, segnando l’inizio di una nuova era per l’hardware AI.
Non solo collana: la famiglia di dispositivi AI
La collaborazione tra Ive e OpenAI non si limita alla collana. Tra i progetti in cantiere figurano anche un dispositivo domestico, simile a uno smart speaker ma potenziato da ChatGPT, e un robot capace di sviluppare una relazione empatica con l’utente, anche se quest’ultimo è ancora lontano dalla commercializzazione. L’obiettivo dichiarato è quello di creare una vera e propria famiglia di prodotti in grado di ispirare, abilitare e semplificare la vita delle persone, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa.
L’arrivo di Jony Ive in OpenAI rappresenta una vera e propria scossa per il settore, tanto da mettere in discussione la leadership di Apple nell’innovazione hardware. Mentre l’azienda di Cupertino fatica a proporre un nuovo prodotto di massa dopo il successo dell’iPhone, la sinergia tra il genio creativo di Ive e le tecnologie AI di OpenAI potrebbe anticipare la prossima grande rivoluzione, lasciando Apple a inseguire. Altman ha definito Ive “il miglior designer al mondo”, sottolineando come questa collaborazione sia destinata a segnare un punto di svolta nella progettazione della prossima generazione di computer basati sull’intelligenza artificiale.
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