Duolingo, IA e utenti in rivolta, il CEO cade dalle nuvole: "non mi aspettavo un contraccolpo così grosso"

Dopo la strategia "AI-First" e le successive polemiche, il CEO della società esprime sorpresa per la forte reazione del pubblico, ammettendo che forse sarebbe stata necessaria maggior chiarezza
di Andrea Bai pubblicata il 09 Giugno 2025, alle 13:31 nel canale WebLuis von Ahn, cofondatore e amministratore delegato di Duolingo, si trova al centro di un acceso dibattito dopo aver annunciato che la piattaforma di apprendimento linguistico adotterà un approccio “AI-first”, ponendo l’intelligenza artificiale al centro di ogni processo aziendale.
In un'intervista al Financial Times von Ahn ha ammesso di non aspettarsi "un contraccolpo così grosso" dopo l'annuncio di qualche settimana fa in cui aveva comunicato che la società avrebbe integrato l'IA in modo sistematico, utilizzandola inoltre anche per valutare le competenze nell’uso dell’intelligenza artificiale nelle assunzioni e nelle revisioni delle performance dei dipendenti, e di autorizzare nuove assunzioni solo per quelle attività e ruoli in cui l'automazione non è praticabile. Queste affermazioni hanno generato una forte reazione sui social network, con molti utenti che hanno espresso preoccupazione per il futuro dei lavoratori e la perdita dell’elemento umano nell’apprendimento delle lingue. Alcuni hanno minacciato di cancellare il proprio account, mentre altri hanno criticato la scelta di sostituire la creatività e l’umorismo umano con algoritmi e automazione.
Von Ahn ha poi cercato di chiarire la posizione dell’azienda, spiegando che l’obiettivo non è licenziare i dipendenti, ma usare l’AI come strumento per accelerare e migliorare la qualità del lavoro. “Non vedo l’intelligenza artificiale come un sostituto di ciò che fanno i nostri dipendenti, anzi stiamo continuando ad assumere allo stesso ritmo di prima”, ha scritto in un successivo post su LinkedIn. “La considero uno strumento per accelerare ciò che facciamo, mantenendo o migliorando il livello di qualità. E prima impareremo a usarla responsabilmente, meglio sarà per tutti noi nel lungo periodo”. L’azienda, infatti, sta sviluppando workshop e momenti di formazione per aiutare i team ad adattarsi a questa trasformazione, sottolineando che nessuno dovrà affrontare il cambiamento da solo.

Von Ahn sottolinea al Financial Times che l’AI serve soprattutto ad aumentare la velocità e la scalabilità: “Parte del motivo per cui insegniamo solo 40 lingue è che aggiungerne una nuova richiede molto lavoro. Presto potremo moltiplicare il numero di lingue insegnate”.
Nonostante l’entusiasmo per le potenzialità dell’AI, von Ahn riconosce le preoccupazioni etiche e sociali legate alla tecnologia, come la tutela del copyright e l’impatto sull’occupazione. Ha assicurato che i modelli di AI utilizzati per l’illustrazione sono addestrati esclusivamente con immagini originali di Duolingo e che la sostituzione del personale riguarderà solo un numero molto limitato di collaboratori impegnati in attività ripetitive, ai quali verranno offerte nuove opportunità come contractor. L’azienda continuerà ad assumere, soprattutto giovani laureati che già utilizzano l’AI durante il percorso universitario.
Il passaggio a una strategia “AI-first” ha già avuto effetti tangibili: l'IA viene utilizzata per generare e validare contenuti, mentre gli esperti umani si concentrano sulla revisione, la qualità e l’adattamento culturale dei materiali. Questo nuovo modello ha permesso di rendere disponibili lingue come il giapponese in tutte le 28 lingue dell’interfaccia utente, ampliando l’accesso a oltre un miliardo di potenziali studenti.
La trasformazione non riguarda solo la produzione di contenuti: anche i ruoli interni stanno cambiando. Gli ingegneri, ad esempio, trascorrono meno tempo a scrivere codice e più tempo a supervisionare l’output dell’AI, mentre i designer assumono sempre più il ruolo di direttori creativi, lasciando che l’intelligenza artificiale si occupi dei dettagli esecutivi.
Nonostante l’entusiasmo per le potenzialità dell’AI, von Ahn riconosce le preoccupazioni etiche e sociali legate alla tecnologia, come la tutela del copyright e l’impatto sull’occupazione. Ha assicurato che i modelli di AI utilizzati per l’illustrazione sono addestrati esclusivamente con immagini originali di Duolingo e che la sostituzione del personale riguarderà solo un numero molto limitato di collaboratori impegnati in attività ripetitive, ai quali verranno offerte nuove opportunità come contractor. L’azienda continuerà ad assumere, soprattutto giovani laureati che già utilizzano l’AI durante il percorso universitario.
Duolingo ha registrato una crescita significativa dopo la quotazione in borsa, con 10,3 milioni di abbonati paganti nel primo trimestre 2025, un aumento del 40% rispetto all’anno precedente, e ricavi saliti del 38% a 230 milioni di dollari. Gli utenti si dividono tra chi studia una lingua per motivi professionali o di trasferimento e chi lo fa per hobby. Secondo von Ahn, il vero concorrente non sono altre app di lingue, ma piattaforme come TikTok e Instagram, per la loro capacità di intrattenere e coinvolgere il pubblico. Duolingo ha inoltre ampliato la propria offerta includendo corsi di scacchi, musica e matematica.
6 Commenti
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scomparirà
appena l'ai diventerà decente con le traduzioni nessuno avrà più bisogno di impararle e ciao ciao duoslinguoConcordo. Appena avremo telefoni in grado di fare una traduzione decente in tempo reale. Il 90% degli utenti di Duolingo spariranno assieme ai suoi utili.
Sapere una lingua in piú è una gran cosa... ma per molte persone la difficoltà supera il beneficio.
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